"The show must go on" perchè l'esempio di Freddie Mercury non muoia

Ogni anno, il 1 dicembre ricorre in tutto il mondo la Giornata Mondiale contro l'AIDS, ed è una delle più importanti manifestazioni internazionali legate a malattie così pericolose. L’evento è volto alla sensibilizzazione e alla commemorazione di coloro che sono morti a causa dell’AIDS ed è inoltre dedicato alla celebrazione dei traguardi raggiunti dalla medicina negli ultimi decenni per evitarne la diffusione e debellare il virus.

Proprio l’AIDS è la malattia che ha ucciso Freddie Mercury: il 23 novembre 1991 l’amato frontman del gruppo dei Queen aveva annunciato di essere affetto da questa patologia; era evidentemente alla fine: il giorno dopo, la notizia della morte. Cinque anni prima della sua tragica scomparsa, il mondo di Mercury era stato stravolto dai terribili risultati del test per l’HIV e da quel momento il cantante aveva cercato di sfruttare al massimo ogni giorno. Rilasciando un’intervista, aveva detto: <<Più problemi ho nella mia vita, migliori sono le mie canzoni>>.

Infatti, proprio in questo difficile periodo della sua vita, Mercury aveva deciso di registrare un album da solista. Si era trasferito in Germania e lì era riuscito a sentire la “leggerezza dell’essere”, a sentirsi libero senza essere distratto da nessuno nello svolgere il suo lavoro. Il suo produttore musicale ricorda che un giorno Freddie andò da lui e gli disse: <<Che bello, posso mangiare salsicce per strada e nessuno mi disturba! Sono felice di poter essere uguale a tutti>>. Nonostante la malattia, il cantante aveva continuato a mantenere uno stile di vita attivo, ma le sue forze, sia fisiche che emotive, stavano lentamente svanendo.

Una mattina di febbraio, Freddie Mercury si trovava nello studio televisivo di Wembley per girare il video per il suo singolo I’m Going Slightly Mad; l’équipe è scioccata: del Freddie muscoloso e sempre sorridente non è rimasto più nulla, sembra un fantasma di se stesso. I vestiti su di lui sono così grandi che pendono, la sua faccia è grigia e macchiata. Gli resteranno nove mesi di vita. Il personale dello studio era stato avvertito che le riprese si sarebbero interrotte frequentemente, ma la parola “AIDS” non era mai stata pronunciata, si era parlato solo di un “problema” al ginocchio di Mercury.

Poco prima della sua morte Freddie, superando forti dolori, registrò il suo ultimo album Innuendo con il famoso singolo The Show Must Go On. Dopo il decesso, si è capito che l’impresa più importante per lui fu proprio la registrazione di questa canzone. In essa, infatti, Mercury, già consapevole della fine ormai vicina, cantava: <<Lo spettacolo deve continuare. Mi si spezza il cuore, il mio trucco si sta sgretolando, ma il sorriso rimane ancora.>>.

Per aiutare le persone con l’HIV e l’AIDS, il musicista ha devoluto tutti i diritti della canzone Bohemian Rhapsody alle fondazioni di beneficenza “Terrence Higgins Trust” e “Magic Johnson AIDS Foundation”.

Nonostante molte vite siano state spezzate dalla sindrome, ancora oggi non tutti sono informati sulla sua pericolosità e sul rischio di mortalità.

La Giornata Mondiale contro l'AIDS è allora proprio un’occasione fondamentale per diffondere più informazioni possibili ed evitare che altre vite siano vittime di questa terribile patologia.

 

Gvosdiezcha Tatiana, III C LSA