La Stampa: una libertà da difendere

L’Assemblea generale delle Nazioni Unite ha proclamato il 3 maggio la Giornata internazionale per la libertà di stampa per ricordare ai governi il loro dovere di far rispettare la libertà di parola e di stampa, come anche si legge nell’Articolo 19 della Dichiarazione universale dei diritti umani del 1948, il quale stabilisce che “Ogni individuo ha diritto alla libertà di espressione, tale diritto include la libertà di opinione senza interferenze e quello di cercare, ricevere e diffondere informazioni e idee attraverso ogni mezzo senza frontiere”.

La prima manifestazione ufficiale della Giornata mondiale della libertà di stampa è avvenuta nel 1933; questa si è tenuta in varie parti del mondo attraverso le conferenze che assegnavano i premi per i  migliori giornalisti e per le testate più importanti.

Nel 2018 una delle tante conferenze organizzate dall’Alleanza delle Civiltà e dalle Nazioni Unite è stata clamorosamente cancellata per motivi politici, ma non è mai stato detto quale nazione si fosse opposta. Durante lo stesso anno  le maggiori testate giornalistiche si sono unite per avviare una campagna pubblicitaria ed anche per ricordare le vittime dell’attentato kamikaze a Kabul, dove le vittime totali furono 25 di cui 9 giornalisti e fotoreporter.

Tra i premi assegnati durante le conferenze c’è anche quello dell’UNESCO, introdotto dal 1997, chiamato “UNESCO/Guillermo Cano World Press Freedom Prize”. Il nome è dovuto a Guillermo Cano Isaza, un giornalista colombiano che venne ucciso all’uscita dalla sua redazione giornalistica a Bogotà, sotto ordine dei narcotrafficanti che lui stesso aveva offeso nei suoi articoli. Per il suo coraggio è stato inserito tra i 50 Eroi della libertà di stampa nel mondo del XX secolo da parte dell’International Press Institute. Questo premio viene assegnato a tutte le persone, istituzioni ed organizzazioni che hanno difeso o supportato la libertà di stampa in qualunque luogo del mondo, soprattutto a chi riesce a fare ciò in situazioni molto delicate.

Secondo i dati di Freedom House i paesi “non liberi” sono circa una quarantina, distribuiti principalmente in Asia ed Africa, dove però, dal 1985, si è notato un miglioramento, registrando un calo del circa 20% dei paesi non liberi.

La giuria è composta da 14 giornalisti professionisti e i candidati sono proposti da Organizzazioni Non Governative che lottano in favore della libertà di stampa.

Ogni anno l’UNESCO celebra questa giornata con un’assemblea riguardante tutti i temi attuali della libertà di stampa, durante la quale vengono discusse tutte le possibili soluzioni per risolvere i vari problemi. A questa assemblea partecipano molti giornalisti professionisti, organizzazioni per la libertà di stampa ed agenzie delle Nazioni Unite.

 

Feduzzi Alessandro, III C LSA