Talebani e Stati Uniti: una guerra continua

Il 7 ottobre del 2001 cominciava in Afghanistan una guerra dichiarata dagli Stati Uniti allo scopo di combattere l’organizzazione terroristica al Qaida, che grazie al sostegno del governo talebano aveva fatto del paese asiatico il suo rifugio e la sua base operativa. Meno di un mese prima gli Stati Uniti erano stati colpiti dal più grave attentato della loro storia, quando tre voli di linea erano stati dirottati e fatti schiantare sulle due torri del World Trade Center e sul Pentagono.

Alle ore 20:45 afghane, 16:15 italiane, le forze armate statunitensi iniziarono un bombardamento aereo sull'Afghanistan, con l'obiettivo di colpire le forze talebane e di al Qaida. Nel giro di poche settimane le forze alleate , di cui facevano parte olandesi, britannici , canadesi, erano arrivate a Kabul costringendo molte importanti figure di al Qaida e dei talebani a fuggire nella zona vicina al confine col Pakistan.

Nel settembre 2002, le forze talebane iniziarono il reclutamento sia in Afghanistan che in Pakistan per lanciare una nuova jihād (guerra santa) contro il neocostituito governo afghano e i soldati statunitensi. Vennero anche creati piccoli campi di addestramento mobili lungo il confine con il Pakistan, allo scopo di addestrare nuove reclute nella guerriglia e nelle tattiche terroristiche. Le basi maggiori furono create nelle aree montuose pakistane nell'estate del 2003.

Nel gennaio e nel febbraio del 2007, i Royal Marines britannici condussero l'Operazione Vulcano per eliminare i ribelli presenti nel villaggio di Barikju. Nel marzo fu lanciata l'Operazione Achille alla quale parteciparono anche olandesi e canadesi. L'obiettivo dell'offensiva fu quello di togliere la provincia di Helmand dalle mani dei Talebani. Il 13 maggio 2007, durante uno scontro fra questi ultimi e truppe afghane e della Coalizione, viene annunciata la morte del mullah Dadullah, uno dei più importanti comandanti talebani.

Nel luglio 2009 le forze alleate lanciarono un’offensiva, denominata "Colpo di Spada", definita la più imponente operazione aerotrasportata dai tempi della guerra in Vietnam. L'obiettivo dell'operazione era quella di allontanare i talebani dai villaggi e consolidare la presenza delle forze della Coalizione in vista delle elezioni del 20 agosto 2009. All'operazione "Colpo di Spada" si susseguirono altre offensive militari, tra queste quella denominata "Easter Resolve II", il cui obiettivo era sottrarre ai talebani il distretto di Nawzad per tagliare i rifornimenti.

Il 2 maggio 2011, con un’ azione militare condotta dai Navy SEAL  americani, il cosiddetto “sceicco del terrore” Osama Bin Laden venne ucciso nella sua abitazione con un colpo al torace e uno alla testa.

Oggi, lunedì 28 gennaio 2019 tra Stati Uniti e  talebani si è arrivati ad un accordo per mettere fine alla guerra in Afghanistan, iniziata 18 anni fa. L’accordo, non  ancora ufficiale, prevede che in una prima fase i talebani accettino di cessare il fuoco in cambio del ritiro progressivo dei soldati statunitensi dall’Afghanistan e che i talebani si impegnino a non permettere a gruppi terroristici di usare il territorio afghano come base per pianificare attentati contro gli Stati Uniti. In una seconda fase, talebani e gli attuali governanti filoccidentali dell’ Afghanistan dovranno accordarsi sul ruolo che i primi avranno nella condivisione del potere dello stato e su altre questioni come la condizione delle donne nella società.

 

 Falasconi Riccardo, III C LSA