Venezuela: da che parte stare?

Il Venezuela è un paese dell’America Latina, confinante con il Brasile e con la Colombia.

E’ stato governato dal Presidente Chavez dal 1999 al 2013, tranne durante una piccola parentesi a causa di un colpo di stato, attuando una politica principalmente socialista . Il suo successore, fino al 2018 è stato Nicolas Maduro, che ha continuato la politica economica del suo predecessore, trovandosi a far fronte a un alto tasso di inflazione e grandi carenze di beni causate dalle politiche precedenti del presidente Chavez che hanno reso la vita dei venezuelani insostenibile.

Il 23 gennaio, proprio qualche giorno fa, il leader dell’opposizione Juan Guaidò si è auto-proclamato “nuovo-presidente”, attuando un colpo di stato che ora avvicina il Venezuela a una guerra civile. Questo colpo di stato dovrebbe rappresentare un riscatto anche per Falcón, il principale avversario di Maduro durante le elezioni, che aveva accusato il governo di aver truccato le elezioni offrendo soldi e cibo a chi avesse votato per la rielezione di Maduro (eletto per la terza volta).

In pochi giorni le vittime degli scontri sono già una trentina e i prigionieri oppositori sono oltre 200 e a peggiorare la situazione, un sisma di magnitudo di 7.3 ha colpito la zona della capitale Caracas.

Mentre i venezuelani continuano a scappare (quasi 3 milioni su una popolazione di 32 milioni) da queste condizioni insostenibili, provocate dalla crisi economica e dalla povertà galoppante, gli USA chiedono una sessione del Consiglio di Sicurezza dell’ONU per regolare il nuovo problema dei due presidenti.

Nessuno dei due leader sembra voler rinunciare e la guerra tra i “due presidenti” continua a mettere in ginocchio un paese già martoriato: senza un leader alla guida del Paese non possono essere messe in atto misure per provare a migliorare la situazione economica, lasciando i cittadini al loro destino.

Oltre ai venezuelani schierati gli uni contro gli altri, anche a livello internazionale si prendono delle posizioni diverse: La Russia di Vladimir Putin è fra i Paesi che hanno dichiarato subito la propria vicinanza al vecchio presidente venezuelano, mandando anche uomini, dopo che il capo dell’opposizione Juan Guaidò si è autoproclamato nuovo presidente con l’appoggio degli Stati Uniti di Donald Trump. Altri Paesi, come la Spagna, chiedono le elezioni democratiche immediate o verrà riconosciuto Guaidò come nuovo presidente.

Nelle ultime dichiarazioni, Maduro ha commentato duramente che non rinuncerà mai e che gli oppositori sono solo dei “Pagliacci” e Guaidò ha ribattuto che ci saranno conseguenze concrete se si continuerà su questa strada di astio.

 

Chiara Ferrara, III C LSA